IN MINOR KEYS - IN TONALITA' MINORE

 

 

"In minor Keys (in tonalità minore) è il tema della Biennale Arte di Venezia del 2026. Il presidente Pietrangelo Buttafuoco ha deciso di mantenere il progetto presentato dalla curatrice Koyo Kouoh, purtroppo deceduta a distanza di qualche mese dalla sua nomina. E grazie alla equipe di suoi curatori il progetto verrà sostanziato e portato a termine. La Kouoh nata in Camerun 58 anni fa, cresciuta in Svizzera, ha studiato in Francia business administration lavorava tra Città del Capo, Dakar e Basilea. Definita dal New York Times “tra i curatori più autorevoli”, Kouoh da sempre promuove e incoraggia storie e talenti di artisti africani e di discendenza africana. Il suo motto è: “Devi creare la tua casa e costruire la tua dimora invece di cercare di entrare nel castello di qualcun altro”. E restando ai suoi collaboratori il suo concetto di casa/mondo è quello dell'intimità, del silenzio, della concentrazione sulle piccole cose, sulla musicalità interiore che proviene dall'ascolto del rumore del mondo. Spesso si è parlato di Jazz come esempio musicale, ma in aperta fusione con le altre sonorità. E spesso è stato fatto l'esempio dell'isola, come appartenenza, ma ciò prevede comunque esclusione ed inclusione e noi sappiamo che

" nessun uomo è un'isola" (John Donne) in quanto parte del mondo. Sia esso in fuga dalla Città verso la Campagna in cerca della solitudine, o del ripensamento esistenziale. "Dio sta nel particolare", scriveva Aby Warburg, cittadino del mondo, ammettendo con ciò implicitamente che Dio è pure totalità. C. G. Jung lo spiegava con il bisogno di un "essere" introvertito ed extra vertito, cioè la complessità del nostro essere dentro e fuori. Simile in questo al processo creativo del pensiero singolo che si confronta con la materia esterna. Paul Thek, artista nato a New York da padre tedesco e madre irlandese, e che teneva lo studio sia a New York che in Italia nell'isola di Ponza diceva che quando era nella Metropoli pensava alla Civiltà, mentre nell'isola di Ponza pensava alla Natura. Due mondi che si univano nella sua complessità artistica. Kouoh nel dire che l'Artista deve creare la sua casa invece di cercare di entrare nel castello di altri, fa il medesimo ragionamento dell'artista americano. Lo stesso Mao Zedong aveva posto il problema della dualità: campagna/città, e Stalin con la Nep nel 1924 pretese di industrializzare i contadini creando così carestie mortali. Ma come far coincidere l'essere sapiens con l'uomo faber ? con l'Arte. In fondo è questa la proposizione della Curatrice camerunense. La sua Africa diventa la terra di Lucy che tutti ha generato e da qui può nascere sottovoce il Nuovo. La musica è di per sé motivo fluido, emotivo e coinvolgente. Rilassa e fa condividere la vita con giovialità L'arte può essere una religione che amplia la sfera dello spirituale e quante di queste esperienze abbiamo vissuto in questi termini pure in Occidente, o, quante vite artistiche si sono mosse già su questi sentieri. Ricordiamo qui Monte Verità con la neutralità svizzera di Ascona dove nacquero le prime Comuni artistiche, vegetariane e del pensiero libero dentro le "mammelle" della Verità, ognuna pronta a nutrire il desiderio del suo gruppo . Per arrivare ai giorni nostri con il Sundance Film Festival, fondato nel 1981 da Robert Redford, riferimento per la cinematografia indipendente dallo star system statunitense. E come potrebbe esplicitarsi questa Biennale? in maniera sommessa facendoci vedere arte di gruppo, di comunità di artisti? Di artisti decentrati fuori dai giochi affannati del mercato? come la Ana Mendieta, lo stesso Paul Thek, Nari Ward? Avremmo installazioni, più che pittura? manifatture creative para artigianali come quelle di El Anatsui? Autori ai quali ci siamo abituati dopo Les Magiciens de la Terre di Hubert Martin? o avremmo una Biennale politica legata all'arte che da voce alle masse diseredate dimostrandone la potenza pur soffocata dalla miseria. Penso alle foto di Sebastiano Salgado mancato a da poco. O alle ultime frange della colonizzazione da parte delle potenze mondiali in cerca di terre rare da rapinare? Restiamo in attesa di capire se vincerà la dolcezza o la forza come risposta. Buon viaggio.

 

Boris Brollo

 

La 61° Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia - In Minor Keys di Koyo Kouoh - si svolgerà da sabato 9 maggio a domenica 22 novembre 2026 (pre-apertura 7, 8, 9 maggio) nelle sedi istituzionali dei Giardini, all'Arsenale e in vari luoghi di Venezia.

 

 

 

 

 

 

Categorie: arte
Pubblicato il 01 Luglio 2025

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