Lucio Afeltra
Lucio Afeltra
Testi di Boris Brollo, Raffaele D'Andria, Lucio Afeltra
Senza Terra, (......).
Lucio Afeltra scrive del suo modo di operare come di una modalità di raccontare in forme e "percorsi circolari". Nulla di più esatto. Nulla di più essenziale e penetrante, grazie alla lucida spiegazione sull'eterno ritorno di F. Nietsche. Tutto è dentro questo cerchio eterno che si rincorre e ruota su di sè tanto che gli fa dire, ancora, che il rapporto con la natura è: "una precisa pedagogia fatta di immagini essenziali, in cui la voluta semplicità è un punto di RITORNO e non di partenza". Quando siamo bambini sappiamo che l'immagine ci appare nella nostra coscienza immaginaria prima e non dopo il verbo. Noi impariamo a vedere e poi a parlare. Inoltre, quando si è grandi, tentiamo grazie a immagini realistiche di avvicinarci alla realtà che ci circonda. Ma sappiamo pure che il reale è si ciò che si vede, ma può essere un sogno che è più reale se riusciamo a scorgere dentro di noi l'inizio di questo modo di vedere che è poetico e non realistico. All'inizio non è una successione di immagini, c'è uno scorrere circolare delle immagini. Si, ciò può sembrare una fisica semplicistica questa mia e forse lo è, ma è pure così sensata da farsi essa stessa ragione.
L'esperienza artistico/poetica all'indietro di Afeltra è la dimostrazione che il tempo è una sensazione che si può percorrere in tutti i modi: avanti, dietro, di lato, circolarmente etc. E tutto accade lì dentro il segno. Tutto il senso dell'essere uomo pensante, coscienza, ragione, atto sensuale, ecco tutto è lì dentro quale accadimento fenomenologico accidentale.
A questo è arrivato Afeltra col suo lavoro: ad un passo dall'uso inconscio del segno quale bacchetta rabdomante per trovare il senso o il nesso della sua coscienza. Ed è lì nel "mondo" dei Senza Terra che egli ritiene di essere nella sua Terra/arte dove poter vivere liberamente.
Lucio Afeltra, catalogo monografico con testi di Boris Brollo e Raffaele D'Andria, una testimonianza di Lucio Afeltra. Edito e stampato dalla Tipografia Il Sagittario di Bibione, 2015.